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GRAZIE A TUTTI

Ladies and gentlemen buonasera:
la stagione calcistica 2009/2010 è terminata domenica 20 giugno allo stadio di Leinì.
La nostra amata squadra ha conquistato un' altra coppa, un grande motivo di soddisfazione per tutti noi che facciamo calcio.
I ragazzi sono stati fantastici dall'inizio di questa stagione fino all'ultimo secondo, sono stati dei veri protagonisti, hanno costruito tra loro un rapporto bellissimo che spero continui nel tempo, anche perchè il calcio vuol dire soprattutto amicizia, quell'amicizia che li ha resi forti, capaci di superare qualsiasi difficoltà, qualsiasi avversario.
E' stata una stagione fantastica, piena di momenti di gioia e di spensieratezza: il rettangolo di gioco fa dimenticare i diversi problemi che ognuno di noi accumula nella vita di tutti i giorni.
Ringrazio uno per uno i ragazzi che mi hanno regalato tanti momenti di felicità, quei ragazzi che non dimenticherò mai e che saranno per sempre nel mio cuore; Richi, Manuele, Alessandro, Diego, Daniele, Andrea, Samuel, Antonio, Alberto, Filippo. Ringrazio anche Alessandro T. e Davide che hanno seguito il nostro cammino solo per la prima parte della stagione. Inoltre vorrei ringraziare anche Paolo e Sam che si sono aggregati al gruppo nel finale di stagione.
Ringrazio Dario Meneghini e Massimo Romagnoli che mi sono stati sempre vicino in qualsiasi momento della stagione e mi hanno aiutato alla grandissima a portare avanti questa squadra. Un grazie va anche a Savino Delfino che nonostante gli innumerevoli impegni di lavoro è stato sempre vicino alla squadra.
Ringrazio i genitori che hanno sempre sostenuto la squadra, incoraggiandola in ogni circostanza. Quei genitori che devono essere orgogliosi di questi bravi ragazzi.
In questa annata calcistica mi ha fatto molto piacere conoscere tanta brava gente, persone di cuore, altruiste, umili, disponibili e intelligenti.
Druento rimarrà per sempre nel mio cuore: sono stato accolto come un figlio, tutti mi hanno voluto bene e sostenuto sia dentro che fuori dal campo.
Ringrazio tutta la società del Druento Calcio 2004: i presidenti Bidoggia e De Lucia, il vice presidente Vendemmiati, i segretari Antonio Loverso e Maria Costanza, il tesoriere Franco Currà, Silvana. Ringrazio il mio amico Enzo Barbieri che mi ha telefonato 125mila volte; Roberto Ciravegna, Livio Lazzarin e Raffaele Policaro. Ringrazio in modo particolare Calogero Zafonte che è la persona che mi ha portato al Druento Calcio.
Spero di non aver dimenticato nessuno, in ogni modo non mancherà l'occasione per rivederci e riabbracciarci.
Come avete ben capito, domenica 20 giugno è terminata la mia esperienza al Druento Calcio: lascio per motivi personali una squadra che porterò sempre nel mio cuore. Il futuro è pieno di insidie e di ostacoli, e non posso fare previsioni: non so se arriverò in prima categoria, in Eccellenza, in Serie A, so per certo però, che l'anno calcistico più importante della mia vita è stato quello che è appena terminato. L'anno al Druento ha segnato in positivo la mia vita. Una stagione che mi ha regalato tante soddisfazioni e mi ha suggerito la strada che devo seguire nel percorso della mia vita.
Continuerò a seguire la squadra che col tempo abbiamo costruito, e ogni volta che il tempo me lo permetterà sarò al campo per rivedervi e salutarvi come abbiamo sempre fatto in questa lunga cavalcata.
Il blog rimarrà custodito in eterno in modo che chiunque, anche a distanza di anni, possa sfogliare le pagine dei ricordi.
Le nostra strade non si dividono, sarò io a cercarvi ogni qualvolta avrò la possibilità, anche perchè non potrei mai rinunciare alla vostra amicizia, un'amicizia sincera e leale.
Adesso vi saluto nel modo più amichevole possibile e spero che ognuno di voi possa raggiungere i propri sogni e i propri obiettivi. Io sarò sempre a vostra disposizione. Un abbraccio a tutti.

Rosario

Ps Per tenerci in contatto il mio nuovo blog è: http://rosarioligato.blogspot.com/


GRANDISSIMI

GRANDISSIMI
Torneo di Cavagnolo

Nella storia

Nella storia
Mister Rosario Ligato, Antonio Sportiello, Sam, Samuel Romagnoli, Daniele Tota, Marco Cullino, Filippo Pascarella. In Basso: Alessandro Delfino, Paolo Iervasi, Diego Meneghini, Alberto Atzori, Manuele Termini.

L'UNIONE FA LA FORZA

L'UNIONE FA LA FORZA

VISITE

LA LIBERTA' NON HA PREZZO

LA LIBERTA' NON HA PREZZO

IL NOSTRO MOTTO

Gioca senza paura, se non sbagli non impari, osserva sempre le regole, rispetta il tuo compagno e l'arbitro.
La vittoria nasce da qui!


E' La Dura Legge del Gol gli altri segneranno, però che spettacolo quando giochiamo noi, non molliamo mai. Loro stanno chiusi, ma cosa importa chi vincerà, perché in fondo
LO SQUADRONE SIAMO NOI

IL CALCIO: LA NOSTRA GIOIA

IL CALCIO: LA NOSTRA GIOIA
Esordienti 97 e Pulcini 99 insieme

La squadra

Allenatore Rosario Ligato

Dirigente accompagnatore Dario Meneghini
Dirigente accompagnatore Massimo Romagnoli
Dirigente accompagnatore Delfino Savino

Giocatori:
Riccardo Conti PORTIERE
Antonio Sportiello DIFENSORE
Filippo Pascarella DIFENSORE
Manuele Termini DIFENSORE
Alessandro Delfino CENTROCAMPISTA
Diego Meneghini CENTROCAMPISTA
Daniele Tota CENTROCAMPISTA
Alessandro Tota CENTROCAMPISTA
Samuel Romagnoli CENTROCAMPISTA
Davide Morucchio CENTROCAMPISTA
Andrea Cannella ATTACCANTE
Alberto Atzori ATTACCANTE

Rosario Ligato

Delfino Savino

Massimo Romagnoli

Dario Meneghini

Manuele Termini

Alberto Atzori

Davide Morucchio

Alessandro Tota

Diego Meneghini

Riccardo Conti

Filippo Pascarella

Andreino Cannella

Alessandro Delfino

Antonio Sportiello

Samuel Romagnoli

Daniele Tota

FORZA DRUENTO

FORZA DRUENTO

L'AMICIZIA VINCE SEMPRE

L'AMICIZIA VINCE SEMPRE

IL DIARIO DELLA SETTIMANA

Allenamento martedì 15 giugno ore 17:00

domenica 28 febbraio 2010

I NOSTRI TIFOSI




VOTO 10 AI GENITORI SEMPRE PRESENTI A SEGUITO DELLA SQUADRA

BARRACUDA - DRUENTO 3 - 1



1/A Giornata
Barracuda - Druento 3 - 1

PAGELLE:

Conti 5: Deve recuperare la condizione di qualche mese fa. Poco reattivo in alcune circostanze.

Sportiello 5: Difende male la propria zona, non marca bene il suo diretto avversario. Deve migliorare sotto l'aspetto caratteriale e sul colpo di testa.

Termini 5,5: Il capitano lotta come sempre, ma gli capita una giornata storta, negli interventi non è preciso come sempre. Entra spesso molle e sbaglia qualche anticipo.

Pascarella 5,5: Non mette la cattiveria necessaria che servirebbe nel gioco del calcio, buono qualche suo recupero, soffre l'avversario nell'uno contro uno.

Tota D. 6: Non disputa una grande partita, ma negli scontri c'è e si fa sentire.

Meneghini 5,5: Tatticamente disputa una buona partita specie nella prima frazione, pecca nelle palle alte nella zona nevralgica del campo.

Romagnoli 5,5: Parte bene ma non mette la cattiveria e la grinta necessaria. Molli molti suoi interventi.

Cannella 6: Il piccolo attaccante druentino ci mette tutta la grinta a sua disposizione, va anche alla conclusione sfiorando la marcatura.

Atzori 5,5: Primo gettone di presenza con la maglia del Druento, la partita è difficile ma lui prova a timbrare il cartellino con un colpo di testa di poco a lato.

Ligato 4: Non riesce a far tirare fuori la grinta a questo gruppo di bravi ragazzi. Dovrebbe usare più il bastone e meno la carota.

Conclusioni:
Nonostante la sconfitta si è intravista una buona manovra. La squadra sbanda sulle palle alte e non è reattiva nel contrasto. Bisogna migliorare un pò su tutto, anche se bisogna mettere più grinta e cattiveria in senso calcistico.

LA PARTENZA PER BARRACUDA

venerdì 26 febbraio 2010

CONVOCATI PER LA TRASFERTA DI BARRACUDA

Mister Rosario Ligato al termine dell'allenamento di rifinitura ha convocato i seguenti giocatori:

1) Conti
2) Pascarella
3) Termini
4) Sportiello
5) Romagnoli
6) Tota D.
7) Meneghini
8) Cannella
9) Atzori


Appuntamento alle 8:20 di domenica 28 febbraio al campo sportivo di Druento.

Questa settimana bene o male si sono impegnati tutti. Una nota di merito va a Meneghini, Sportiello e Romagnoli per essere stati presenti a tutti i 3 allenamenti effettuati oltre al portiere Conti che si allena anche in altri giorni con il preparatore dei portieri. Bisogna continuare su questa strada per continuare a migliorare. Da stasera si penserà al barracuda. Forza Druento

domenica 21 febbraio 2010

ANALISI DEL 4 - 4 - 2

Partendo sempre dal presupposto che possa costruire la squadra come voglio, parlerò dei movimenti che pretendo e delle tipologie di giocatori adatti a mettere in atto il mio 4-4-2. In questo sistema, come nel precedente e in tutti i prossimi, vale l’importanza di avere nell’asse centrale giocatori esperti, bravi tecnicamente e di personalità. A differenza del 4-3-3, il portiere deve avere maggiormente sviluppate qualità di visione e lettura del gioco, sommate a quelle di tecnica individuale, simili a quelle del difensore centrale e, se poi è anche bravo nell’uno contro uno in area, è il massimo. Ho fatto questa precisazione perché in questo sistema voglio la squadra più corta possibile e aggressiva, sempre per non avere buchi in mezzo al campo, quindi esposta al lancio dell’avversario in profondità (ecco il motivo per cui, comunque, pretendo la diagonale fra i due centrali).
Per la linea difensiva valgono le caratteristiche del 4-3-3 con una piccola differenza che riguarda il terzino dx (lo so che si chiama quarto basso, ma non mi viene di chiamarlo così), e cioè che deve assomigliare un po’ di più a quello sx nella fase offensiva.
Dei centrali del c.c. uno deve essere il regista (se ha tutte e due i piedi meglio, altrimenti voglio l’ala più veloce sul suo piede migliore per il lancio incrociato)ma anche un buon incontrista perché non deve mai lasciare la sua zona né con sovrapposizioni esterne né con inserimenti perché ci sono già altri che devono fare queste cose, il tiro deve far parte del suo bagaglio tecnico.

L’altro, deve essere molto bravo tatticamente e come incontrista, se bravo di testa meglio (anche in mezzo al campo è bene avere un giocatore forte nel gioco aereo )dotato di grande carica agonistica e di resistenza.
Le due ali (o esterni alti, come è brutto questo gergo), hanno il compito, nella maggior parte dei casi, di crossare (primo palo, secondo o palla indietro forte), quindi tecnicamente preparati a farli in questo modo, molto veloci e resistenti, bravi tatticamente e, almeno uno dei due, con un dribbling fantasioso per ottenere la superiorità numerica sull’esterno.Ci sono miei colleghi che li invertono (il mancino a dx e il destro a sx) in modo da fargli fare il dribbling all’interno per l’uno due o il tiro invece del cross. Sono entrambi redditizi, dipende da come uno interpreta la fase offensiva negli ultimi 25m.

Delle due punte, che devono agire nella parte centrale della zona d’attacco, una deve essere molto forte di testa, forte nel coprire la palla, con buona tecnica e tiro. L’altra, non alta, con caratteristiche totalmente diverse e cioè, non necessariamente forte di testa ma rapida, veloce con dribbling importante e tiro. E’ chiaro che tutti e due devono avere quelle caratteristiche naturali di intuizione e senso del go.
Devo precisare che per tutte le cose tattiche offensive che richiedo, lascio comunque un 20% alla fantasia dei singoli, perché la schematicità offensiva ossessiva ha rovinato la crescita di molti talenti. I principi delle due fasi sono uguali al 4-3-3, la differenza sta nell’esecuzione data dalla disposizione in campo dei giocatori.

Ipotizzando di giocare contro un altro 4-4-2 come ho fatto la volta precedente, le due punte devono aggredire i due centrali facendo la diagonale interna quando è il compagno che fa pressione, mentre gli altri fanno le diagonali in riferimento alla posizione della palla( fig.2). Le due punte devono fare la fase difensiva fino alla metà campo poi ci devono pensare gli altri.
Se si incontra una compagine che ha il C.M.M., una delle due punte deve marcarlo lasciando libero uno dei due centrali, quello meno bravo nel costruire. Quando gioco così, contro lo stesso sistema, dico sempre che è determinante vincere i duelli, visto che è molto probabile che si formeranno delle coppie contrapposte in mezzo al campo e sulle fasce.
La pressione oltre la metà campo la voglio sempre, mentre il pressing solo sulle fasce laterali QUANDO L’ AVVERSARIO ‘E DI SPALLE ALLA MIA PORTA (penso che sappiate la differenza fra pressione e pressing), con la solita diagonale più o meno marcata da parte degli altri giocatori.
In questo sistema suddivido le zone del campo in modo diverso in riferimento alle fasi e, quindi, i giocatori avranno dei compiti diversi.

Sempre e comunque, in area vale il principio che: l’avversario va marcato A UOMO E LA PALLA è IL TERZO PUNTO DI RIFERIMENTO, CHE BISOGNA RIMANERE IN PIEDI E FARE PERDERE SPAZIO E TEMPO ALL’AVVERSARIO ANDANDOGLI PIU’ VICINO POSSIBILE CON LA POSIZIONE DEL CORPO GIUSTA.
Per quanto riguarda il fuorigioco c’è una differenza con il 4-3-3 per la mancanza del c.m.m e quindi può essere fatto ma solo con palla coperta o sul pressing laterale.
Per quanto riguarda la fase offensiva voglio sempre il possesso palla da dietro per poi fare lo schema più adatto in riferimento a quello che fa l’avversario o alla situazione che si viene a creare più favorevole alle nostre caratteristiche (per esempio se non riescono a marcare la seconda punta che si mette in mezzo alle linee, gli schemi saranno più rivolti a fare arrivare la palla a lui o sul centravanti con lui a sostegno).

Sulle fasce laterali per il cross ci devono andare solo i 4 esterni e cioè i due di dx e i due di sx con le sovrapposizioni, così non ci si scopre mai perche se va uno l’altro si ferma.
Come vi ho detto l’altra volta la mia finalizzazione più ricercata è il cross e alla conclusione ci devono andare le due punte, una sul primo e l’altra o in mezzo o sul secondo, più l’altro esterno o sul secondo o in mezzo incrociando con la seconda punta.
Gli altri a semicerchio per la respinta. Ultima cosa per quanto riguarda il lancio da dietro per la spizzicata, se la palla arriva dal centro, sono le ali che tagliano e l’altra punta fa il sostegno per il tiro o il passaggio filtrante, se invece arriva dall’esterno un’ala fa il taglio e la seconda punta fa l’altro, mentre l’altra ala, che si trova dove è partita la palla, fa il sostegno.
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sabato 20 febbraio 2010

SETTORE GIOVANILE E SCOLASTICO

L’AREA TECNICA DEL SETTORE GIOVANILE E SCOLASTICO: UN PO’ DI STORIA, QUALCHE “PILLOLA” DI ATTUALITÀ E TANTO... FUTURO

29/01/2010
Parte, da questo mese, una rubrica tecnica realizzata in collaborazione con il mensile della Lega Nazionale Dilettanti, "Il Calcio Illustrato" che già dal numero 100, Gennaio 2010, ha pubblicato un approfondimento sui temi tecnici più rilevanti legati al mondo del calcio giovanile.
Il primo contributo, riportato di seguito, è stato scritto da Stefano D'Ottavio - Responsabile Nazionale Area Tecnica del Settore Giovanile e Scolastico FIGC -, che propone modalità tecniche e d'approccio nell'insegnamento del calcio giovanile.
Il calcio giovanile e dei bambini in particolare può e deve essere considerato una grande opportunità sociale per avviare e trasmettere idee e norme di comportamento da realizzarsi nel vivere quotidiano del piccolo calciatore. Ciò si realizza facilmente in quanto il "giocare" a calcio, da sempre, per bambini ed adulti, rappresenta una forte sorgente di stimoli ed emozioni. Allo stesso modo, se il contesto di gioco viene disciplinato in termini di regole e percorsi didattici, ecco che la pratica del calcio diviene una formula vincente che si integra naturalmente con altri strumenti e servizi educativi che fanno parte del processo globale della formazione giovanile. Ciò accade di fatto a tutte le età del periodo cosiddetto evolutivo: dai primi calci alla palla fino alla pubertà, e magari anche oltre dato che chi pratica sport in età adulta si dice debba "conservare" una sua identità infantile il più possibile. Il Settore Giovanile e Scolastico della FIGC cerca, attraverso iniziative attuate su scala nazionale, di realizzare un programma di gare e manifestazioni che diano di modo di soddisfare tali premesse e sottolineare che il calcio dei bambini può essere effettivamente un potenziale strumento di educazione e nello stesso tempo una divertente possibilità di praticare sport e trarre vantaggio in termini di crescita psico-fisica e caratteriale. Il calcio può divenire un valore aggiunto allo sviluppo della personalità del bambini proprio perché si costituisce sul "sistema" squadra. Tale identità di gruppo permette nel gioco e nella vita di potenziare i rapporti di ccoperazione, di interdipendenza, di rispetto dell'altro, di accettazione di regole di gioco e di gruppo etc., e quindi di una serie di manifestazioni pratiche che dall'esperienza sportiva possono essere mutuate in altri campi della vita.

Il bambino è il vero motore del suo sviluppo in quanto solo partendo dalle sue esigenze di bambino e dal fatto che solo attraverso una metodologia a lui congeniale, egli è in grado di apprendere e sfruttare appieno le risorse di un programma interattivo elaborato dai diversi "agenti" del percorso formativo. Egli ha bisogno di giocare, di divertirsi con i compagni e contro altri compagni. Ha bisogno di costruire modelli di riferimento che nel rispetto dei valori etici dello sport identifichino nell'istruzione e nell'apprendimento delle tecniche del calcio le strade più idonee per pensare al futuro "con" il calcio. Ecco che le figure di riferimento come l'allenatore, il dirigente, i genitori etc., devono garantire che il bambino non perda di vista l'insieme dei valori che ruotano attorno a questo magico sport, e nello stesso tempo assicurare che le motivazioni, e la voglia di indossare maglietta e pantaloncini duri il più a lungo possibile. Ecco che allora il vero progetto educativo sarà compiuto perché oltre a segnare qualche goal in più degli avversari, si saranno concretizzate anche altre finalità che insieme allo sport serviranno ad affrontare le esigenze socio-relazionali dell'adolescente e dell'adulto poi.

UN'AZIONE SINERGICA
Di fatto le varie iniziative che il Settore Giovanile e Scolastico mette in atto, coinvolgono ed in qualche maniera né traggono "benefici" tutte le diverse componenti del mondo del calcio. Il SGeS è un volano che opera a 360° proprio perché i bambini, indipendentemente dal livello delle società di appartenenza, si propone di operare in stretta sintonia dei principi pedagogici fondamentali ai quali far sempre riferimento e nello stesso modo assicurare, secondo le diverse richieste tecniche, che vengano mantenuti i necessari presupposti per competere e crescere sul piano motorio e calcistico in particolare. Opera quindi in costante confronto interattivo con le Leghe, l'Associazione Italiana Arbitri, Le Associazioni cosiddette di categoria: Allenatori, Calciatori e Preparatori atletici ed inoltre, mediante un proficuo e costruttivo dibattito il Settore Giovanile, rappresentato dai propri esperti si confronta con il Settore Tecnico in special modo con la sezione che a Coverciano si occupa specificamente dello sviluppo del calcio giovanile. Per ultimo ma non per importanza è il rapporto con l'UEFA, organismo europeo del calcio con il quale da più di un decennio è attivo un "canale" dedicato al calcio giovanile ed a tutto il calcio non d'elite. Attraverso convegni, iniziative, e soprattutto indirizzi strategici, la Federazione Europea ha fortemente contribuito a far decollare una nuova mentalità nella pianificazione didattica e soprattutto nella filosofia da adottare con i giovani che praticano il calcio. Questo programma internazionale, si configura ufficialmente con l'adozione di una "Carta del Grassroots" alla quale, per meriti e requisiti la FIGC come altre fra le più importanti Federazioni in Europa, ha ricevuto l'opportunità di accedere. Far parte di questa speciale comunità, caratterizzata dalla condivisione di una filosofia e soprattutto per una comune strategia operativa, permette alle Federazioni nazionali di rafforzare l'impatto e la penetrazione delle proposte nelle realtà dei club ma soprattutto di realizzare un progetto globale europeo sul calcio giovanile di base.
L'ATTIVITA' DI BASE E LE SCUOLE DI CALCIO
La struttura del Settore Giovanile Scolastico che si occupa di "Attività di Base" ha compiti di: studio, progettazione, pianificazione, coordinamento e controllo delle norme e regolamenti che, insieme al Settore Tecnico della F.I.G.C., emana, disciplinando in particolare l'attività dei bambini e delle bambine appartenenti alle seguenti categorie, sia del Calcio che del Calcio a Cinque:
Piccoli Amici (5-8 anni)
Pulcini (8-10 anni)
Esordienti (10-12 anni).
Durante il periodo dell'attività di base, dai 5 ai 12 anni, diverse sono le finalità che devono essere perseguite, tenendo conto che il calcio è uno strumento educativo a carattere polivalente.

Scuole di Calcio
Nell'ambito dell'Attività d Base, il Settore Giovanile e Scolastico prevede un sistema di riconoscimento delle Scuole di Calcio e delle Scuole di Calcio a Cinque che, a seconda della qualità delle società e dei requisiti posseduti si suddividono nelle seguenti tre tipologie:
"Centri Calcistici di Base": sono tutte le Società affiliate alla FIGC che svolgono attività in almeno una delle tre categorie di base, ma che non sono in possesso dei requisiti minimi richiesti per costituire una "Scuola di Calcio"
"Scuole di Calcio": solo le Società affiliate alla FIGC possono attivare una Scuola di Calcio, secondo i criteri e i requisiti stabiliti ogni anno nel Comunicato Ufficiale n°1 del Settore Giovanile e Scolastico
"Scuole di Calcio Qualificate": sono le "Scuole di Calcio" in possesso di ulteriori requisiti di qualità stabiliti ed elencati ogni anno nel Comunicato Ufficiale n°1 del Settore Giovanile e Scolastico

LE PARTITE NELLE CATEGORIE DI BASE
Il Settore Giovanile e Scolastico intende promuovere la pratica calcistica giovanile attraverso un corretto e graduale avviamento del bambino/a al gioco del calcio.
Tutto ciò avviene svolgendo un'attività prevalentemente ludica in un ambiente sano che ponga il bambino al centro del progetto didattico-sportivo, senza trascurare lo sviluppo di capacità ed abilità tecniche.
L'attività viene strutturata in Tornei ufficiali, organizzati dalle 110 Delegazioni Provinciali e Distrettuali secondo i principi pedagogici e didattici descritti nella "Guida Tecnica per le Scuole di Calcio" e nel "Comunicato Ufficiale n°1 del Settore Giovanile e Scolastico", nel rispetto del periodo evolutivo di ciascun bambino, con le seguenti modalità:


Nell'ambito dell'Attività di Base, in ogni stagione sportiva vengono realizzate le seguenti attività:
"Grassroots Festival"
Dal 2009, anno in cui la FIGC ha aderito alla Carta del Grassroots della UEFA, il Settore Giovanile e Scolastico organizza ogni anno, nel mese di giugno, il Grassroots Festival, un evento del calcio di base che coinvolge le varie aree che caratterizzano la Carta stessa: Scuole di Calcio; Scuole di Calcio a Cinque; Attività Femminile; Calcio Integrato per Diversamente Abili; Calcio Sociale con la partecipazione di giovani calciatori e calciatrici di diverse provenienze ed etnie; Iniziative di Informazione e Aggiornamento per i tecnici e i dirigenti di calcio giovanile.
"Fun Football" (categoria "Piccoli Amici")
È una manifestazione in cui i bambini e le bambine di età compresa tra i 5 e gli 8 anni, e i loro genitori, si confrontano in giochi ed attività con e senza palla, giochi popolari e di animazione.
"Sei Bravo a… Scuola di Calcio" (categoria "Pulcini")
È un'attività riservata a bambini di età compresa tra gli 8 e i 10 anni, articolata in prove tecniche, giochi-partita e giochi a confronto, caratterizzata dall'integrazione di due particolari aspetti fondamentali per l'apprendimento: la sana competizione ed il divertimento.
"Fair Play" (categoria "Esordienti")
Il Torneo "Fair Play" è la denominazione che caratterizza tutti i tornei della categoria Esordienti (bambini di età compresa tra i 10 e i 12 anni), nei quali le graduatorie di merito che determinano le migliori squadre, sono definite in base alla somma di punteggi ottenuti in particolare per il comportamento (es. "Green card" acquisite) e da aspetti organizzativi della Società, oltre che dai risultati tecnici delle squadre.


SCIENZA AL SERVIZIO DEL GIOCO
E' impensabile che un Settore che segue osserva le dinamiche con cui la nostra società va avanti in tutti i campi della vita non abbia in questi anni fatto riferimento a studi ed iniziative di ricerca, condotte in prima persona attraverso i propri gruppi di studio e di lavoro. Ovviamente nel "rispetto" di uno sport che resta e deve rimanere semplice nella sua complessità, scusate il gioco di parole, nel Settore Giovanile si è cercato di individuare anche risorse tecnologiche avanzate per validare idee ed intuizioni nel campo dell'allenamento e della didattica giovanile. Per esempio in collaborazione con aziende leader nel panorama delle attrezzature specifiche del calcio abbiamo studiato l'influenza delle pedane di gomma "instabili" sulle capacità di equilibrio e di forza delle gambe, assai importanti per una performance ottimale e per una corretta crescita funzionale anche in termini di prevenzione.
Inoltre fra le tante iniziative, utilizzando la tecnologia GPS con una apparecchiatura prodotta in Australia, abbiamo misurato la velocità, la direzione ed i chilometri percorsi durante la partita di centinaia di bambini che giocano a calcio. Attraverso questo studio siamo stati in grado di elaborare la tipologia delle "mini partite", cioè con condizioni regolamentari, strutturali e di tempo ridotte, più adatte sul piano tecnico e fisico, per i bambini dell'attività di base.


UN FUTURO SEMPRE PIU' IN ROSA
Anche l'attività femminile trova ampio spazio nell'ambito del calcio di base del Settore Giovanile e Scolastico.
La crescita del calcio femminile in Italia ed i successi delle nazionali maggiori, ha fatto si che l'attenzione da parte della Federazione in questi ultimi anni è stata posta sempre in misura maggiore, tanto che sono state ampliate il più possibile le opportunità di far giocare bambine e ragazze delle varie fasce d'età, soprattutto in attività miste, anche con bambini di diverso anno di nascita.
Particolari iniziative riguardano l'organizzazione di:
"Torneo Giovani Calciatrici"
È un Torneo che si svolge in ambito Provinciale e/o Regionale, a cui prendono parte ragazze di età compresa tra i 12 e i 14 anni (categoria Giovanissime). A tale Torneo possono partecipare anche Istituti Scolastici che hanno costituito un Gruppo Sportivo Scolastico.
"Torneo Rappresentative Regionali Femminili Under 15"
In ambito di attività femminile giovanile, le regioni selezionano rappresentative femminili di categoria Under 15 (Giovanissime).
Tale attività viene realizzata anche con lo scopo di promuovere il calcio femminile e le giovani calciatrici di talento. Da queste selezioni infatti, nasce la futura nazionale femminile Under 17.



EDUCARE GLI EDUCATORI
Si è tutti d'accoro ovviamente che in un quadro pedagogico dove il giovane calciatore rappresenta il più importante fruitore dei "servizi" che le istituzioni sportive e scolastiche mettono in "campo", la figura dell'istruttore/allenatore è quanto mai importante e decisiva per l'evoluzione e la crescita psico-motoria del piccolo calciatore. A seconda quindi della categoria del bambino, relativamente al periodo della scuola elementare fino alla scuola superiore, il Settore Giovanile e Scolastico si pone il problema di arricchire ed approfondire le conoscenze culturali dei soggetti che si apprestano o che già si cimentano con bambini/e e ragazzi/e nei campi di allenamento. Per questo il Settore Giovanile e Scolastico, nell'ambito dell'attività realizzata in periferia, propone una serie di attività di formazione, informazione e aggiornamento destinata a tutti coloro che, nei diversi ruoli ed ambiti, sono a contatto dei giovani calciatori.
Vengono infatti realizzate le seguenti attività:
- Incontri informativi per dirigenti, tecnici, genitori e giovani calciatori con tecnico, medico e/o psicologo messo a disposizione dal Coordinamento Regionale Federale per l'Attività Giovanile e Scolastica;
- Incontri di aggiornamento sulle varie tematiche del calcio giovanile, sia in ambito tecnico che educativo, sia sulla prevenzione alla salute che sulla conoscenza delle regole del giuoco;
- Di concerto con il Settore Tecnico di Coverciano "Corsi di informazione per Istruttori di Scuola Calcio privi di qualifica federale" della durata complessiva di 85 ore, organizzati in ambito provinciale in collaborazione con il CONI.
Non poteva mancare fra le iniziative del Settore a favore degli allenatori, un manuale tecnico-didattico di riferimento su cui basare le lezioni per i bambini delle scuole di calcio. Il volume di circa 500 pagine, giunto già alla terza edizione e tradotto anche in lingua inglese e tedesca per le esigenze di carattere internazionale, rappresenta una reale linea guida che accompagna l'istruttore per tutto l'anno e per tutte le categorie dell'attività di base. Esso annovera fra i contenuti tutti i riferimenti culturali sul quale deve poggiare indiscutibilmente la didattica sportiva, le caratteristiche delle figure "portanti" ed importanti per lo sviluppo motorio e tecnico del bambino, e centinaia di lezioni tipo che possono essere adottate ed applicate direttamente sul campo.

COSA SI INTENDE PER PALLA LIBERA E PALLA COPERTA

Nella storia del calcio il modo di giocare delle squadre ha avuto una
grande evoluzione causata sia dalla volontà degli allenatori, sia
dalle qualità dei calciatori che dei mutamenti delle regole.
A ciò si deve aggiungere la variazione degli allenamenti in termini
di volume, di intensità, di qualità e della evoluzione tecnologica in
riferimento alle dotazioni sportive (attrezzi, abbigliamento), alle
strutture, alla conoscenza degli avversari, alla pressione dei massmedia
e per finire allo staff tecnico, medico e societario.
Il calcio non è una scienza; verità vincenti in questo gioco non
esistono; siccome però è un gioco di squadra e quindi di gruppo, ha
bisogno di organizzazione.
L’organizzazione di gioco in una squadra di calcio dipende dalle
regole di comportamento in campo che un allenatore dà ai suoi
calciatori; più i calciatori si attengono alle regole, più
l’organizzazione della squadra cresce.
Le regole che si possono dare ad una squadra di calcio sono tante e
sono dettate da messaggi o segnali che possono essere:
1) - visivi;
2) - acustici; una comunicazione verbale tra il singolo o tra i reparti
di una squadra di calcio, possono essere interpretati dai
calciatori in modo univoco ed essere tramutati in
atteggiamenti tattici.
3
Nel calcio esistono due fasi di gioco che sono:
attacco e difesa, caratterizzate dal possesso o meno della palla.
In questa tesi analizzerò una situazione di gioco tipica della fase
difensiva e cioè:
“palla coperta”
e
“palla scoperta”
DEFINIZIONE DI PALLA COPERTA
Si parla di palla coperta è quando il calciatore in possesso è pressato
da un avversario in modo che gli venga tolto lo spazio ed il tempo
per una giocata facile o vantaggiosa per la sua squadra oppure
quando si trova in condizioni dove necessita di tempo per la giocata
(non è nella condizione di poter giocare la palla in quel preciso
momento).
All’opposto si definisce palla scoperta o palla libera quando un
avversario in possesso di palla ha tempo e spazio a disposizione per
una giocata a proprio piacimento.
Palla coperta e palla scoperta sono dei segnali visivi fondamentali
per una squadra in non possesso di palla, perché attraverso la lettura
e l’interpretazione di questa situazione una squadra può determinare
il proprio atteggiamento con dei movimenti adeguati.
4
Questi atteggiamenti tattici devono tenere sempre presente i
riferimenti del gioco del calcio che sono:
Palla
Compagno
Avversario
Zona di campo occupata in riferimento alla porta.
Le variabili più importanti per i movimenti in campo sono: TEMPO e SPAZIO
che sono i parametri principali del gioco del calcio.
OBIETTIVI
Ricordando sempre che chi va in pressione sulla palla non deve mai
farsi saltare ma eventualmente accompagnare, gli obiettivi che si
cercano in condizioni di palla coperta sono:
- fare giocare in fretta il portatore di palla avversario (giocando in
fretta si è più soggetti all’errore tecnico);
- invitare l’avversario in possesso di palla alla giocata lunga
quando si pressa abbastanza alti (traiettoria della giocata
leggibile per i difensori);
- invitare la giocata dell’avversario in una zona di campo dove si
cercherà di conquistare palla;
- dare la possibilità di fare salire la squadra con i difensori e
centrocampisti con la conseguenza di poter scalare la marcatura
in avanti e quindi avere la squadra corta;
- restringimento degli spazi, con più possibilità di conquistare
palla;
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- possibilità di andare sugli appoggi vicino al portatore di palla
pressato con possibilità di attuare il pressing.
La conseguenza di questo atteggiamento può essere il fuorigioco.
SITUAZIONI DI GIOCO FAVOREVOLI ALLA “COPERTURA” DELLA PALLA.
Dati i vantaggi che si ottengono in situazione di palla coperta,
andiamo adesso ad esaminare in quali momenti di gioco sia più
vantaggioso andare a pressare per “coprire la palla”: cioè tutte le
situazioni in cui si ha tempo e spazio per limitare le giocate
dell’avversario che sta per ricevere la palla:
- il calciatore che sta per ricevere la palla è di spalle;
- l’avversario in possesso di palla è raddoppiato;
- quando la palla è in traiettoria aerea;
- su un passaggio dell’avversario lungo e lento;
- rimessa laterale dell’avversario all’altezza della sua area di
rigore;
- su uno stop sbagliato da parte dell’avversario;
- tutte le volte che l’avversario guida la palla ed il piede
d’appoggio è distante dalla palla stessa.
PALLA LIBERA (O SCOPERTA)
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La palla scoperta invece è un segnale di pericolo per la squadra che
difende, perché l’avversario in possesso di palla ha tempo e spazio a
disposizione per giocare liberamente.
Per questo motivo i suoi compagni hanno tempo a disposizione per
effettuare movimenti di smarcamento liberi di eseguire
combinazioni offensive predeterminate e difficilmente leggibili per
la difesa. In questa situazione tramutiamo questo segnale in un
atteggiamento tattico che consiste nell’indietreggiare verso la nostra
porta quando siamo in situazione di pericolo, oppure di stringere le
marcature e di effettuare la copertura quando ci si trova in superiorità
numerica.
ELASTICO DIFENSIVO
Questo atteggiamento tattico consiste nell’indietreggiare su “palla
libera” e poi avanzare contemporaneamente per mettere in fuorigioco
gli attaccanti avversari.
Le situazioni di gioco per mettere in atto “l’elastico difensivo”
sono:
1)- palla libera in zona di campo centrale;
2)- difesa molto alta.
In questa situazione c’è molto spazio dietro le spalle della linea
difensiva per cui si rischia una gara di corsa tra le linee di difesa e
uno o più attaccanti avversari su una palla giocata nello spazio
giusto.
I tempi di gioco sono determinati dall’atteggiamento degli
attaccanti avversari:
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se seguono e rimangono in linea con la difesa, la difesa deve
avanzare; quando avanzare? Quando il piede d’appoggio del
possessore di palla è all’altezza della palla stessa.
CONCLUSIONI
Credo che il segnale di palla coperta e palla scoperta sia un
concetto indispensabile per l’organizzazione del gioco difensivo. E’
un segnale visivo che deve essere interpretato correttamente da chi
dirige il pacchetto difensivo e tramutato in movimenti collettivi
codificati che impegnano tutti i giocatori che si trovano dietro alla
linea della palla in fase di non possesso.
Il concetto di palla coperta e palla libera deve pertanto costituire per
l’allenatore un punto di riferimento nella didattica del gioco
difensivo.

LE CAPACITA' CONDIZIONALI NEL CALCIO

Consentono di affrontare l'attività motoria utilizzando l'energia disponibile nell'organismo.

Dipendono dalle condizioni dell'apparato muscolare e dagli apparati cardiocircolatorio, respiratorio e metabolico/energetico del soggetto.

Risentono della spinta puberale.

Tre sono definite come fondamentali: la capacità di forza, la capacità di rapidità e la capacità di resistenza.

Il gioco del calcio richiede uno sforzo nel quale vengono impegnate in modo differente e costante tutte le capacità motorie.

Le capacità condizionali fondamentali, interagendo tra di loro, consentono espressioni motorie che si collocano in posizioni intermedie, come la forza veloce, la forza resistente e la resistenza alla velocità.

Sarà quindi importante nell'iter formativo del settore giovanile puntare ad elevare le capacità condizionali, tenendo conto che dovranno essere rapportate alle abilità tecniche.

TECNICA DEL RICEVERE LA PALLA

NORME GENERALI
La gamba di gioco va incontro al pallone senza toccarlo precedendone la traiettoria. Al momento dell'impatto si ritrae, appena meno velocemente della palla; è il movimento contrario all'atto del calciare. La gamba portante effettua un saltello, molto importante perché aiuta a decontrarre l'arto che esegue lo stop ed anticipa l'azione successiva. Le articolazioni coxo/femorale, del ginocchio e della caviglia devono essere decontratte per ammortizzare la velocità della palla.

MODALITA'DI RICEZIONE DELLA PALLA
ricezione di interno piede
ricezione sotto la pianta del piede
ricezione interno collo piede
ricezione esterno collo piede
smorzamento sul collo del piede
ricezione con la coscia
ricezione con l'addome
ricezione di petto
ricezione di testa

LE CAPACITA' COORDINATIVE NEL GIOCO DEL CALCIO

Capacità Attività in cui intervengono nel gioco del calcio
Combinazione motoria: capacità di combinare tra di loro movimenti di segmenti corporei differenti, gesti motori diversi ecc. conduzioni palla+passaggio, guida palla+tiro, salto+colpo di testa, controllo+passaggio
Differenziazione motoria: capacità di selezionare il giusto grado di tensione muscolare a seconda dell'esigenza motoria. finte, dosaggio della forza nei gesti tecnici, ritmo di corsa
Equilibrio: capacità di mantenere tutto il corpo, sia in fase statica che dinamica, in condizioni di stabilità. giochi in acrobazia, colpo di testa, cambi direzionali e dribbling, contrasti, tuffi vari
Organizzazione spazio/temporale: capacità di definire e variare la posizione e i movimenti del corpo nello spazio e nel tempo, in riferimento ad un campo di azione definito. posizionamento in campo, valutazione di traiettorie e velocità della palla, valutazione della velocità di spostamento dei compagni e degli avversari
Reazione motoria: capacità di iniziare ad eseguire un movimento il più rapidamente possibile in rapporto ad una sollecitazione e nel rispetto della tecnica. reazione alle finte, tempi di attivazione della risposta motoria in rapporto alle situazioni di gioco, ripartenze
Adattamento e trasformazione motoria: capacità che ha l'individuo, mentre svolge un'azione, in base alle variazioni percepite o dedotte dalla situazione, di portare delle modificazioni all'azione programmata in precedenza e di eseguirla in modo, del tutto o in parte, diverso. uno contro uno, cambio tattica di gioco, rimbalzi e deviazioni anomale della palla, variazione del programma motorio in relazione alle iniziative dei compagni e degli avversari
Ritmizzazione: capacità di dare ordine cronologico specifico, ad un atto motorio. adattamento ai tempi e ritmi di gioco, variazioni di ritmo dei movimenti a seconda delle situazione
Fantasia motoria: capacità che consente di risolvere in forma originale e creativa un problema motorio, quindi di variare, ristrutturare nuove forme di apprendimento. dribbling, finte, ricerca di nuove soluzioni
Anticipazione motoria: capacità che consente al soggetto di prevedere l'andamento, la successione, gli esiti di un'azione e di programmare conseguentemente i propri compiti motori. lettura del gioco, lettura della situazione, visione di gioco

ATTACCO SCHEMA NUMERO 4

Attacco schema numero 3

Attacco schema numero 2

Attacco schema numero 1

Diagonali in fase difensiva e offensiva

Posizione in fase difensiva e offensiva

Programma allenamenti settimanali

Lunedì ore 17,15
Per quei calciatori impegnati nelle attività scolastiche l'allenamento è mercoledì ore 17.
Giovedì ore 17.15 per tutti. Si va verso l'incontro contro il Barracuda
Domenica mattina Partita

La squadra

Allenatore Rosario Ligato
Dirigente accompagnatore Dario Meneghini
Dirigente accompagnatore Massimo Romagnoli
Dirigente accompagnatore Delfino

Giocatori:
Riccardo Conti PORTIERE
Antonio Sportiello DIFENSORE
Filippo Pascarella DIFENSORE
Manuele Termini DIFENSORE
Alessandro Delfino CENTROCAMPISTA
Diego Meneghini CENTROCAMPISTA
Daniele Tota CENTROCAMPISTA
Alessandro Tota CENTROCAMPISTA
Samuel Romagnoli CENTROCAMPISTA
Davide Morucchio CENTROCAMPISTA
Andrea Cannella ATTACCANTE
Alberto ATTACCANTE